foto Crinari
La stagione di caccia alta 2014 è iniziata in anticipo rispetto agli anni scorsi ed è pure durata complessivamente di più, per un totale di 24 giorni di caccia, di cui 5 fine settimana. Da sabato 30 agosto a domenica 14 settembre per camoscio e capriolo, con un prolungo fino al 20 settembre più sabato 27 e domenica 28 settembre per cervo e cinghiale. I 2000 cacciatori ticinesi potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte con un’unica patente. Il periodo di caccia ha goduto di condizioni meteorologiche miti. Il numero complessivo di cervi, caprioli e camosci uccisi ammonta a 2613, valore inferiore rispetto al 2013 (2909). La situazione delle singole specie è così riassunta. Per il camoscio sono stati abbattuti 1007 capi (1208 nel 2013), di cui 632 maschi e 375 femmine. I capi giovani (1.5 anni) sono stati 163. Come negli anni scorsi, i Distretti con le maggiori catture sono stati il Locarnese e la Valle Maggia.
Meno abbattimenti di quanto previsto
Le catture di cervo sono state di 1243 capi (1201 nel 2013). In totale 512 maschi, 503 femmine e 228 cerbiatti. Le catture per distretto (si veda la tabella), si caratterizzano con Blenio, Bellinzonese e Leventina per il maggior numero di cervi uccisi. Il piano di abbattimento non è tuttavia stato raggiunto e dunque si procederà con degli ulteriori abbattimenti durante la caccia tardo autunnale (metà novembre-metà dicembre). Le catture di capriolo sono diminuite rispetto al 2013 e sono stati uccisi 363 capi (500 nel 2013), di cui 188 maschi e 175 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano seguito da Leventina, Locarno e Blenio. Per il cinghiale gli abbattimenti in caccia alta (340 capi) sono pure stati inferiori al 2013 (459 capi); tenuto conto dei 208 capi già uccisi prima della caccia attraverso la guardiacampicoltura, complessivamente le catture da gennaio a settembre sono di 548 capi. Ulteriori abbattimenti di cinghiali saranno effettuati durante la caccia tardo autunnale e la caccia invernale nei mesi di dicembre e gennaio. Per la marmotta i dati saranno disponibili solo dopo il rientro dei fogli di controllo.
Qualche infrazione, ma doppiette corrette
Complessivamente la caccia si è svolta in modo corretto anche se, oltre a una novantina d’infrazioni minori e a 169 autodenunce, si sono registrate alcune gravi infrazioni (quali l’esercizio della caccia senza patente, nottetempo, il tentativo d’occultamento di capi di selvaggina o l’abbattimento di selvatici oltre il numero massimo consentito e in zona vietata) che hanno comportato per i responsabili il ritiro della patente di caccia. In conclusione, dopo aver tirato le prime somme, l’Ufficio Caccia e Pesca invita infine i cacciatori a ritornare al più presto i fogli di controllo, come pure le mandibole dei cervi e dei caprioli.